I laboratori del tempo libero dei Servizi Educativi museali

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Da sabato 5 giugno, laboratori e percorsi per bambini e famiglie per conoscere meglio il ricco patrimonio di Musei Civici, Casa Rossini e palazzo Montani Antaldi. Prende il via sabato 5 giugno un ciclo di attività che i Servizi Educativi museali propongono tra giugno e luglio per un pubblico di bambini e famiglie, con una particolare attenzione ai residenti che vogliono approfittare della stagione estiva per approfondire la conoscenza del patrimonio culturale pesarese. L’idea è di far sperimentare modi piacevoli e creativi per avvicinarsi ai luoghi della cultura cittadina e alle collezioni d’arte che si conservano all’interno di quei preziosi contenitori. Il primo appuntamento è quello di sabato 5 giugno, data speciale che coincide con la 1/2 notte bianca dei bambini, appuntamento cui anche i musei hanno voluto dare il loro contributo. Come accade in tutte le attività dei Servizi Educativi di Musei Civici Casa Rossini, ogni volta il percorso di visita al luogo scelto è seguito da un laboratorio dove i partecipanti esercitano la propria creatività usando mente, mani e memoria visiva. Ad eccezione delle attività a palazzo Montani Antaldi, l’appuntamento è direttamente al piano terra di palazzo Mazzolari. La partecipazione a tutti gli incontri in calendario è gratuita ma va prenotata telefonicamente (0721 387714-271).

Calendario

La buona ricetta di zio Gioachino. Sabato 5 giugno ore 18 in occasione della manifestazione ‘La 1/2 notte bianca dei bambini’. Nel museo della casa natale di Rossini a caccia degli ingredienti che formano la ricetta del teatro d’opera. In laboratorio, per costruire un minuscolo teatro in cui ambientare mille magiche storie.

A spasso con il drago. Giovedì 17 giugno ore 17. L’incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, capolavoro dei Musei Civici di Pesaro, viene raccontata da un drago che presenta l’artista e i personaggi dipinti. In laboratorio, con la tecnica del pop-up, i bambini realizzano il loro personalissimo drago.

Le lanterne magiche di Palazzo Antaldi. Martedì 22 giugno, martedì 6 luglio ore 17. A palazzo Antaldi un percorso che abbina gli oggetti delle collezioni a poesie di autori italiani celebri e meno conosciuti. In laboratorio si partirà dai particolari osservati per realizzare la propria ‘lanterna magica’.

Un mondo di oggetti. Giovedì 1 luglio, giovedì 15 luglio ore 17. Al museo i ragazzi ricercano dipinti di nature morte, vere e proprie rappresentazioni teatrali in cui fiori, frutta, cibi e oggetti illusionisticamente tridimensionali si dispongono sul palcoscenico al posto degli uomini. In laboratorio ciascuno diventa creatore di nature morte inedite.

Dentro il quadro: in viaggio con Nino Caffè. Giovedì 22 luglio ore 17. Alla scoperta degli insoliti personaggi – tra cui Mary Poppins – dipinti da Nino Caffè nel Grande pannello esposto a palazzo Montani Antaldi. In laboratorio i ragazzi scelgono una delle situazioni raffigurate nel quadro per darne una personale lettura.

Frigidaire 2010 al Centro Arti Visive Pescheria

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

30 anni di Arte Maivista: Il Maivismo è una corrente artistico/culturale inaugurata negli anni ottanta da Andrea Pazienza e Vincenzo Sparagna con l’elaborazione del manifesto ‘Maivista’ La mostra ripercorre i momenti più salienti della mirabolante storia del giornale: un’avventura lunga trent’anni attraverso i protagonisti, le rubriche, i reportages, che hanno fatto diFrigidaire la più rivoluzionaria rivista di arte cultura  costume nel panorama editoriale italiano.  All’interno della mostra saranno presenti anche le opere di alcuni dei migliori disegnatori della scena underground del fumetto italiano, che hanno realizzato per l’occasione un tributo ai 30 anni di Frigidaire: Adrio, Alberto Corradi, CollettivoMensa, Sergio Ponchione, Angelo monne, Duccio Boscoli, Marco Corona, Ausonia, Niccolò Storai, Akab, SuperAmici, Tiziano Angri, Squaz, Alberto Ponticelli, Giorgio Santucci, Simone Lucciola, Rocco Lombardi, Fabrizio Barletta, CiroFanelli, Nigraz, Massimo Manzali, Michele Petrucci, Alex Tirana, Davide Garota, Pierz, Hans. Frigidaire ha rappresentato e rappresenta, un nuovo modo di fare giornalismo, slegato da interessi di parte, alla ricerca dei molteplici aspetti della realtà del mondo contemporaneo e al servizio di progetti concreti di trasformazione di scenari reali. La rivista è un esperimento unico nel suo genere di fusione di linguaggi e modalità espressive differenti, accomunate dal carattere dissacratore e dirompente tipico dei movimenti di contestazione giovanili. Una ricca esposizione di opere originali e riproduzioni dell’Arte Maivista e degli autori che hanno collaborato con la testata dalla sua fondazione (1980) ad oggi: Andrea Pazienza,Mario Schifano, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Giuseppe Palumbo, Franz Ecke per citare alcuni dei nomi più importanti. La mostra si svolgerà al Centro Arti Visive Pescheria, dal 30 Maggio 2010 al 27 Giugno 2010, l’orario di visita va dalle ore 10 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30, Lunedì giorno di chiusura.

Il fotovoltaico sbarca alla Torraccia!

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Stanno proseguendo a Torraccia i lavori per la realizzazione del più grande impianto fotovoltaico d’Italia. Totalmente integrato nel tessuto urbano, con una potenza di 2.254 kW, che corrisponde al fabbisogno energetico medio di circa 800 famiglie, vedrà la sua realizzazione nell’area dell’Adriatic Arena di Pesaro. Il progetto, la cui costruzione verrà completata entro il mese di ottobre (i lavori sono iniziati a fine aprile), prevede la realizzazione di pensiline ombreggianti in acciaio la cui copertura è costituita da pannelli fotovoltaici collegati alla rete di distribuzione elettrica che alimenterà il quartiere con l’energia elettrica prodotta dal sole e quindi completamente rinnovabile e senza emissioni di Co2, (con 1.800 ton di C02 evitata ogni anno e 615 ton. di petrolio risparmiate)“Gli abitanti del quartiere e chiunque passerà per questa zona, il cui valore aumenterà grazie a questo intervento che renderà il quartiere alimentato a energia verde – dicono l’assessore Paracesoli e la SunParking srl -, potranno seguire in tempo reale la produzione di energia rinnovabile e il conseguente risparmio di combustibile fossile e di Co2 immessa in atmosfera tramite i display che verranno installati sulle strade del quartiere”. L’area del parcheggio, che vedrà la realizzazione di 1.000 posti auto coperti da 9.590 pannelli fotovoltaici che produrranno 2.500.000 kW di energia verde, sarà inoltre dotata di un sistema di videosorveglianza 24 ore su 24, connesso alla centrale operativa della Polizia municipale del Comune, garantendo una migliore protezione alla vita quotidiana dei residenti. All’installazione del prototipo del “Trisol” (la struttura che verrà utilizzata per la realizzazione del parcheggio), ha preso parte il sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, l’assessore all’Ambiente Giancarlo Parasecoli, la responsabile dell’Ufficio Energia del Comune di Pesaro Annarita Santilli e il presidente di Sunparking Pesaro srl Roberto Longo.

Prima edizione del Premio Pescheria

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Il Centro Arti Visive Pescheria, che ha tra i suoi obiettivi potenziare il rapporto con il territorio, coinvolgere un pubblico giovane nonché sviluppare il proprio ruolo didattico/educativo, indice per la prima volta il PREMIO PESCHERIA con lo scopo di valorizzare e promuovere gli artisti emergenti presenti nel territorio marchigiano. Il Premio è rivolto agli allievi delle cattedre di Pittura, Decorazione e Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e prevede come premio la pubblicazione di un catalogo monografico dedicato alle opere del vincitore e pubblicato dalla casa editrice Silvana Editoriale. La giuria è composta da Ludovico Pratesi, Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria, Letizia Ragaglia, Direttrice del Museoin di Bolzano, Andrea Bruciati, Direttore della Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone. L’inaugurazione avverrà sabato 29 maggio ore 21.00 e il concorso si protrarrà fino al 13 Giugno 2010.

Pesaro dona il ‘900 ai Musei Civici

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Dallo scorso dicembre i Musei Civici di Pesaro hanno aumentato la superficie espositiva riservata alla Pinacoteca. La ricostruzione dell’ala destra di palazzo Toschi Mosca, con il recupero di una grande sala – speculare a quella che ospita la Pala Bellini -, ha reso possibile l’ingresso del Novecento nel già ricco patrimonio museale. La nuova sezione – destinata a crescere nel tempo – accoglie un nucleo di quadri e disegni di 36 artisti attivi in città e provincia, la cui data di nascita arriva fino al 1940. Luigi Bazzali, Renato Bertini, Werther Bettini, Enzo Bonetti, Bruno Bruni, Nino Caffè, Ciro Cancelli, Claudio Cesarini, Emma Corvo, Eleonora Dé Nobili, Franco Fiorucci, Alessandro Gallucci, Umberto Gradari, Mario Logli, Fernando Mariotti, Eliseo Mattiacci, Agapito Miniucchi, Nino Naponelli, Paola Ranocchi, Aldo Pagliacci, Sergio Pari, Ciro Pavisa, Oscar Piattella, Cecilia Picciola Ferri, Giancarlo Scorza, Loreno Sguanci, Piergiorgio Spallacci, Alessandro Tonti, Ettore Travaglini, Mario Urbani, Nanni Valentini, Walter Valentini, Giuliano Vangi, Achille Wildi, Cesarina Zanucchi Gerunzi, Tullio Zicari: sono questi i ‘maestri’ pesaresi le cui opere documentano un lungo arco di tempo dal 1914 al 2008. Oltre al dato biografico degli artisti, ad accomunare le opere esposte c’è un’idea ben più forte: sono state tutte donate o depositate ai musei con l’intento di contribuire ad arricchire le raccolte pubbliche.
‘Pesaro dona il ‘900’ è a cura di Elio Giuliani con Grazia Calegari. L’intervento di recupero su palazzo Toschi Mosca è stato realizzato a seguito dell’accordo con la famiglia Ugolini e completato grazie al contributo della Banca di Pesaro Credito Cooperativo.

Robur Pesaro

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Sin dal lontano 1967, la Robur Pallavolo Pesaro ha ricevuto grande impulso dal florido settore giovanile. Dal vivaio infatti sono uscite numerose valide atlete che hanno ottenuto ottimi piazzamenti nei vari campionati di categoria: basti ricordare il 5° posto conquistato dalla squadra Under 16 ai Campionati nazionali a Marina di Ragusa nel 1995 nonché due qualificazioni consecutive alle Finali Nazionali Under 17 del 2001 e 2002. Quanto alla prima squadra, salvo una sporadica apparizione in B nella stagione 1982/83, la scalata verso il volley d’eccellenza è cominciata nell’estate del 1998 con un ambizioso programma mirato a portare Pesaro in Serie A e a consolidare le basi e la struttura societaria. La serie A2 è stata raggiunta nel giugno 2000, con un anno di anticipo sui programmi. Dopo una tranquilla salvezza, l’anno successivo le nostre colibrì hanno sfiorato la promozione in A1: ma è stata la stagione 2002/03 a regalare le prime grandi gioie. Nel marzo 2003 è arrivata infatti la vittoria della Coppa Italia di Serie A2 a Sansepolcro, mentre il 22 maggio, al termine di una serie play-off estremamente combattuta, la Robursport ha conquistato la promozione in A1, traguardo mai raggiunto nella storia dello sport femminile pesarese. Poche settimane dopo viene ufficializzato l’ingresso al fianco della Robursport della Scavolini spa, uno dei main sponsor più gloriosi del mondo dello sport. Dopo due soli anni nella massima serie la Scavolini ottiene un risultato di assoluto prestigio: la qualificazione per la Coppa CEV, grazie al quarto posto conquistato nello scorso campionato.

La stagione successiva ha consacrato la Scavolini ai massimi livelli in Italia e in Europa. Partita per consolidarsi nella zona alta della classifica, la squadra pesarese ha superato ogni aspettativa, chiudendo la regular season al primo posto. Questo inatteso traguardo è valso alle colibrì la qualificazione alla European Champions League, il più importante trofeo europeo per club. Se il cammino in campionato è giunto sino alla semifinale scudetto (prima apparizione in assoluto per la società pesarese), in Coppa CEV si è compiuta una vera e propria impresa: nonostante si trattasse dell’esordio a livello europeo, la Scavolini si è aggiudicata l’importante trofeo internazionale senza perdere nemmeno una partita. Anche in Coppa Italia le colibrì si sono distinte guadagnando la loro prima Final Four e cedendo solo al tie-break contro le vincitrici di Coppa e campionato della Foppapedretti Bergamo. La stagione 2006/2007 si è aperta con la vittoria della Supercoppa italiana, torneo che metteva di fronte le migliori quattro squadre del campionato: il 22 e 23 dicembre a Monterotondo le colibrì hanno battuto in semifinale per 3-1 le campionesse d’Italia della Play Radio Bergamo e in finale per 3-0 la S.Orsola Novara. Le biancorosse si sono poi ben comportate nella loro prima European Champions League, uscendo per mano del Tenerife solo nei play-off, ed hanno poi conquistato la prima finale di Coppa Italia della loro storia. Dopo il secondo posto ex-aequo in regular season, la Scavolini è stata eliminata in semifinale scudetto. Nella stagione 2007/2008, altra regular season vinta dalle colibrì e ritorno in Champions League assicurato, nonchè secondo trofeo europeo conquistato a Belgrado il 16 marzo 2008 (3-0 al Rocheville Le Cannet nella finale di Coppa Cev, l’ex-Top Team Cup). Il 28 aprile, in gara tre della finale playoff a Perugia, per la Scavolini arriva il primo scudetto. La stagione 2008/2009 ha visto le colibrì protagoniste di una serie record di vittorie consecutive (42) e di 47 vittorie in 50 incontri complessivi. Il palmarés si è arricchito, nell’ordine, della seconda Supercoppa Italiana, conquistata a Pesaro battendo 3-1 le tradizionali avversarie della Foppapedretti Bergamo, della prima Coppa Italia, ad Eboli, superando Conegliano, Busto Arsizio e Novara senza perdere nemmeno un set, e del secondo scudetto consecutivo, giunto al termine di play-off trionfali (8 vittorie su 8, 24 set vinti contro 2 persi). Nell’estate, grande slam conquistato nel Sand Volley, con la vittoria di scudetto, Coppa Italia e Supercoppa. Complessivamente, una stagione da da 70 vittorie su 75 partite. La stagione 2009/2010 si è aperta il 10 ottobre a Torino con la vittoria della terza Supercoppa Italiana grazie al 3-2 rifilato all’Asystel Novara , e si è chiusa con il terzo scudetto consecutivo, conquistato il 18 maggio a Milano con un 3-0 ai danni della MC_Carnaghi Villa Cortese.

Angels Pesaro Football

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

Gli Angels Pesaro American Football Team sono una delle squadre storiche del football americano in Italia.
Fondati nel 1981, hanno disputato 2 Superbowl nel 1985 e nel 1986, venendo sconfitti rispettivamente dai Doves Bologna e dai Warriors Bologna.

1983 La stagione d’esordio degli Angels nella massima serie, che giunge al suo terzo campionato, li vede subito vincere il girone Centro con un record di 7 vittorie 1 pareggio e 2 sconfitte, superando squadre più accreditate ed esperte di loro come le Aquile Ferrara, i Warriors Bologna, i Falchi Modena, i Grizzlies Roma ed i Doves Bologna, qualificando gli Angels (che partivano come outsider) ai playoff come testa di serie. Nei playoff gli Angels sconfiggono i Panthers Parma col punteggio di 27 a 6 nei quarti di finale e si qualificano al turno successivo. In semifinale incontrano i Rhinos Milano, due volte campioni d’Italia, temibilissima formazione lombarda, e ne escono sconfitti, complice l’inesperienza e la forza degli avversari, con il punteggio di 9 a 6 dopo una partita al cardiopalma; per la cronaca i Rhinos diventeranno per la terza volta consecutiva campioni d’Italia sconfiggendo i Warriors Bologna per 20 a 14.

1984 La seconda stagione degli Angels è segnata dall’arrivo di un nuovo sponsor 3Moffice che sostituisce Eurosystem (il marchio del presidente Terenzi) e li vede giungere al secondo posto nel girone Est dietro le Aquile Ferrara, a pari punti con loro ma con una vittoria in meno rispetto agli Estensi, lasciando dietro, in classifica, Falchi Modena, Redskins Verona, Muli Trieste e Virgilio Mantova. Il record stagionale è di 7 vittorie 2 pareggi e 1 sola sconfitta e questo qualifica gli Angels nuovamente ai playoffs. Nei playoff gli Angels sconfiggono nei quarti di finale i Rams Milano, sul loro stesso campo, col punteggio di 13 a 8 e si qualificano alla semifinale dove incontrano i Warriors Bologna; escono però sconfitti dal campo di Bologna col punteggio di 14 a 11 dopo una partita estremamente avvincente. I Warriors perderanno in seguito il Superbowl IV contro i Frogs Busto Arsizio col punteggio di 16 a 6.

1985 La stagione successiva vede giungere gli Angels al terzo posto nel girone Centro dietro i Panthers Parma ed i Grizzlies Roma; il record stagionale è di 8 vittorie e 4 sconfitte, questo qualifica gli Angels nuovamente ai playoffs e fa si che Rams Milano, Towers Bologna e Riders Milano finiscano in dietro nella classifica finale del girone. Nei playoff gli Angels sconfiggono negli ottavi di finale i Warriors Bologna, sul loro stesso campo, col punteggio di 7 a 6, successivamente regolano i Seamen Milano, giocando in trasferta anche il quarto di finale, col punteggio di 27 a 15; in semifinale sbaragliano anche i Frogs Busto Arsizio (campioni d’Italia in carica), nuovamente giocando in trasferta, col punteggio di 13 a 12 e si qualificano per il Superbowl V. Allo Stadio Appiani di Padova, gli Angels contendono con i Doves Bologna il titolo nazionale ma ne escono sconfitti per 27 a 11.

1986 La stagione 1986 vede giungere gli Angels, vice campioni d’Italia in carica, al secondo posto nel girone Centro, dietro i Grizzlies Roma ma davanti a Gladiatori Roma, Condor Grosseto, Towers Bologna e Aquile Ferrara; il record stagionale è di 8 vittorie e 2 sconfitte, questo qualifica gli Angels ancora una volta ai playoffs. Nei playoff gli Angels sconfiggono negli ottavi di finale i Falchi Modena col punteggio di 13 a 2, successivamente regolano i campioni d’Italia uscenti col punteggio di 29 a 23 (la rivincita del precedente Superbowl), giocando in trasferta il quarto di finale; in semifinale hanno la meglio anche contro i Rhinos Milano vincendo col punteggio di 10 a 0 e si qualificano per il Superbowl VI. Allo Stadio Comunale Dall’Ara di Bologna gli Angels incontrano nuovamente una formazione Bolognese, i Warriors, ma nuovamente escono sconfitti dalla finalissima del campionato nazionale col punteggio di 18 a 8.

1987 La stagione 1987 vede gli Angels, ancora vice campioni d’Italia in carica, prevalere, con una stagione perfetta, nel girone C; il record stagionale è di 12 vittorie e nessuna sconfitta. Towers Bologna, Dolphins Ancona, Condor Grosseto, Gladiatori Roma, Grizzlies Roma e Aquile Ferrara sono lasciate tutte in dietro in classifica, questo qualifica gli Angels per l’ennesima volta ai playoffs e per giunta come testa di serie. Nei playoff gli Angels sconfiggono negli ottavi di finale i Lions Bergamo col punteggio di 35 a 13, la loro corsa verso il titolo viene però interrotta all successivo turno contro i Doves Bologna che si impongono col punteggio di 21 a 0 allo stadio Borgo Metauro di Fano, sorprendendo gli Angels con una tattica offensiva molto innovativa. Campioni d’Italia si laureano i Frogs Legnano che battono in una finale molto tirata i Seamen Milano col punteggio di 27 a 24.

1988 La stagione 1988 vede gli Angels classificarsi al secondo posto nel girone Sud nonostante la perdita dell’importante sponsor 3Moffice; il record stagionale è di 7 vittorie e 5 sconfitte, e li pone dietro i Doves Bologna ma davanti a Gladiatori Roma, Towers Bologna, Dolphins Ancona e Oaks Napoli; questo qualifica gli Angels per la sesta volta consecutiva ai playoffs. Nei playoff gli Angels escono prematuramente al primo turno disputato, avendo di diritto saltato i due turni precedenti, nella partita casalinga contro la compagine dei Jets Bolzano col punteggio di 20 a 3. Campioni d’Italia si confermano i Frogs Legnano che battono in una finale molto noiosa i Warriors Bologna col punteggio di 17 a 0.

1989 La stagione 1989 vede un rinnovamento all’interno degli Angels, cambiano presidente e dirigenza, sponsor (Memotec) e allenatore, Jerry Douglas (storico allenatore degli Angels) viene sostituito dall’accoppiata Carpenter (Californiano di San Diego) e Luchena (ex giocatore degli Angels che ha fatto esperienza come allenatore ad Ancona per qualche anno), le cose non vanno subito bene e per la prima volta nella sua storia la compagine non riesce a classificarsi ai playoff; la stagione termina con un record di 4 vittorie 2 pareggi e 6 sconfitte che la relegano al sesto posto del girone B dietro Chiefs Ravenna, Saints Padova, Warriors Bologna, Gladiatori Roma e Doves Bologna, ma davanti a Condors Grosseto, Panthers Parma e Towers Bologna. I Frogs Legnano e i Seamen Milano si contendono il tricolore al Superbowl IX, i Frogs vincono la partita col punteggio di 39 a33, da notare che i playoff sono stati funestati da controversie sportive e giudiziarie.

1990 La stagione 1990 porta una nuova rivoluzione sia con l’ingersso dello sponsor TeamSystem che all’assetto tecnico degli Angels gli allenatori vengono sostituiti nuovamente dal coach americano Harring (proveniente dal Wisconsin dove è capo allenatore dell’università di Wisconsin LaCrosse e con un esperienza come allenatore dei Doves Bologna alle spalle); le cose migliorano rispetto all’anno precedente, gli Angels con un record stagionale di 7 vittorie e 5 sconfitte si piazzano al terzo posto nel girone B dietro Rhinos Milano e Gladiatori Roma ma davanti a Jets Bolzano, Panthers Parma, Chiefs Ravenna, Phoenix San Lazzaro di Savena e Seamen Milano. La qualifica ai playoff viene ottenuta e ai quarti di finale i Lions Bergamo vengono superati con un brillante 21 a 7 in trasferta; in semifinale lo scontro è con i temibili Rhinos Milano che infatti vincono per 27 a 0 e si accingono a vincere il loro quarto scudetto al Superbowl X battendo nuovamente i Frogs Legnano per 33 a 6.

1991 La stagione 1991 segna l’inizio della fine di una delle squadre che fino a quel momento aveva contribuito a scrivere la storia del football americano in Italia. Gli sforzi della dirigenza sono notevoli, vengono portati a Pesaro Andy ed Alan Everest padre e figlio, l’uno con un bel trascorso di allenatore a livello professionistico in America l’altro con un imminente futuro da allenatore professionistico (la cui carriera da allenatore NFL è ancora in corso), entrambi provenienti dai Frogs campioni d’Italia e d’Europa. Tali sforzi però si accavallano proprio con un periodo di avvicendamento generazionale dei giocatori, molti della vecchia guardia hanno deciso di appendere il casco al chiodo e i giovani, seppur promettenti provenienti dalle forti squadre giovanili, non hanno raggiunto il grado di esperienza richiesto per lo svolgimento di un campionato ad alto profilo; le cose non vanno affatto per il verso giusto causa anche diversi infortuni nei ruoli chiave il risultato è terribile, 0 vittorie e 10 sconfitte ultimo posto nel girone B dietro Rebels Bologna, Chiefs Ravenna, Gladiatori Roma, Frogs Legnano, Pythons Milano e Towers Bologna, accesso negato ai Playoff. Rimpianto immenso, perché, analizzando a posteriori le prime 7 partite giocate, si nota che ben 6 sono state perse con uno scarto minore o uguale ad una segnatura, segno che l’esperienza, la concentrazione e la grinta sono mancate nei momenti cruciali degli incontri, mentre le ultime 3, seppur giocate col morale bassissimo, non sono comunque state delle sconfitte sonore. Il campionato è vinto dai Giaguari Torino che sconfiggono al Superbowl XI i Phoenix San Lazzaro di Savena col punteggio di 38 a 16.

1992 La stagione 1992 segna il proseguimento dell’agonia della squadra un tempo gloriosissima, la dirigenza richiama Jerry Douglas come allenatore sperando che riporti la squadra ai vecchi fasti, ma non è così: continua l’emorragia dei giocatori della vecchia guardia, ai quali per vari motivi si aggiunge anche quello di alcuni giovani che emigrano per vari motivi verso altre squadre come Chiefs Ravenna e Towers Bologna. Le cose continuano ad andare sempre peggio, il risultato stagionale è di 0 vittorie e 12 sconfitte ultimo posto nel girone A dietro Lions Bergamo, Warriors Bologna, Frogs Legnano, Phoenix Bologna, Aquile Ferrara e Jets Bolzano, gli Angels sono così costretti a giocarsi la permanenza in A1 nei playout contro i Towers Bologna giunti penultimi nel girone B, al termine di una roccambolesca partita persa per 26 a 21 dopo ben 2 tempi supplementari, gli Angels terminano la loro gloriosa permanenza nella massima serie e sono relegati alla retrocessione. A Bolzano si gioca il Superbowl XII che è vinto dai Pharaones Milano Nord che sconfiggono col punteggio di 35 a 25 i Lions Bergamo.

1993 La stagione 1993 segna l’epilogo della squadra, lo sponsor TeamSystem è perso, il campionato è autofinanziato quasi completamente, molti giocatori di calibro decidono di lasciare la squadra in cerca di maggior successo con la compagine dei Dolphins Ancona, la dirigenza ingaggia Jack Campbell come allenatore (con un passato da giocatore NFL, esperienza da allenatore di high school e alla guida dei Mad Bull Trani), la stagione si conclude con un record di 5 vittorie e 3 sconfitte che sancisce la seconda piazza del girone C alle spalle dei Black Panthers Parma e davanti a Brothers Macerata, Falcons Perugia e Vipers Modena. Il record non permette alla squadra né il traguardo dei playoff né tantomeno la promozione in A1, alla fine della stagione la squadra si scioglie ed i giocatori confluiscono nelle due frachigie più vicine: Dolphins Ancona e i neonati Marlins Rimini. Per la cronaca i Lions Bergamo sconfiggono col punteggio di 48 a39 i Gladiatori Roma al Superbowl XIII che, dopo tanti anni, viene disputato tra due squadre che giocano entrambe con un quarterback Italiano.

La società venne chiusa nel 1993, in un periodo in cui il football americano in Italia attraversò un periodo di grande crisi perdendo numerosissime altre squadre.
Nel 2006 è ripartita l’avventura del football americano a Pesaro con la creazione dei nuovi Angels e l’iscrizione al campionato NFLI di serie B di cui diventano Campioni nell’anno 2007 alla loro prima partecipazione.

Il 2008 vede i nuovi “Angeli” disputare il campionato nazionale di serie A2 (NFLI) senza giungere ai play-offs.

Nel 2009 sono affiliati alla FIDAF e militano in serie A2 arrivando ai play-offs.

Vis Pesaro 1898

•6 giugno 2010 • Lascia un commento

La Vis Pesaro 1898 fu una delle società calcistiche più antiche d’Italia. Fu preceduta solo da altre dieci società del panorama italiano (Genoa, Fanfulla, Pro Vercelli, Gallaratese, Ascoli, Atalanta, Vicenza, Udinese, Pro Patria e Juventus). Il primo nome adottato fu Vis Sauro Pesaro ma in seguito cambiò denominazione in Vis Pesaro, grazie ai successi avuti con il calcio. Essa fu inizialmente una polisportiva che si occupava di sport più vari come il pallone al bracciale, il nuoto, l’atletica e in seguito il calcio. Il primo campionato calcistico fu disputato nel 1912 a livello regionale. La prima partita fu disputata contro l’Alma Juventus Fano sul terreno del “Campo di Marte” di Soria, che delineò una rivalità mai sopita tra le due squadre e cittadine che sfocerà nei classici derby della marca pesarese. Negli anni seguenti la Vis Pesaro approdò in serie D e C, giocando le partite casalinghe sul terreno di Baia Flaminia fino al 1927, anno della costruzione dello stadio comunale “Tonino Benelli”, in onore al motociclista pesarese, morto durante una gara. Esso fu edificato dall’imprenditore edile e presidente vissino Romolo Rifelli. Da sottolineare che lo stadio fu inizialmente concepito anche come velodromo, grazie all’anello che circonda ancora il rettangolo di gioco. La società partecipò a vari campionati interregionali e di serie C, alternando grandi gioie per le promozioni a grandi delusioni per le retrocessioni. Non ci furono grandi presidenti appassionati di calcio come nelle vicine città marchigiane, ma uno di essi fu senz’altro il bolognese Adelelmo Bolelli tra gli anni cinquanta e sessanta. La sua passione non fu assecondata da nessun imprenditore pesarese e finì per lasciare l’incarico a causa di problemi finanziari. Un altro vulcanico presidente fu il magistrato Maurizio Marini (del quale si ricorda la celeberrima ombrellata all’arbitro in un lontano incontro Vis Pesaro-Rimini del marzo 1947). Nel 1958-59 la Vis di Bolelli allenata da Mario Mosconi e Adriano Zecca vinse il campionato di Interregionale girone D (con conseguente promozione in serie C). Nel 1960-61 (serie C, girone B) la squadra allenata successivamente da Umberto Zanella, Giuseppe Farina, Giulio Lelovich e Armando Gasperotto subì però l’onta della retrocessione in serie D. Gli anni sessanta furono caratterizzati dalla solita alternaza di campionati in serie C e D. Il campionato 1968/69 fu particolarmente felice per la Vis che sfiorò la promozione in serie B, quando, la squadra biancorossa allenata da Becchetti, fu sconfitta per 1-0 nel derby dalla capolista Sambenedettese, che la precedeva di un punto in classifica. Di lì a poco arrivò un periodo di declino, la squadra fu affidata a Volturno Diotallevi e poi a Luigi Soffrido nei primi anni settanta con la retrocessione in serie D. Il culmine dell’oblio si toccò nell’83-84 dove la Vis perse lo spareggio con la Monturanese valido per l’Interregionale: la partita si giocò al Dorico di Ancona e venne vinta dai biancoazzurri per 6-5 ai rigori. Dopo anni bui il pubblico e l’interesse intorno alla Vis cominciò a crescere sfiorando picchi di 4000 presenze a domenica al “Benelli”, soprattutto negli anni tra il 1986 ed il 1989, quando a Pesaro arrivò l’allenatore Walter Nicoletti che dalla serie D portò i biancorossi in C1, vincendo due campionati di fila (da ricordare la vittoria contro la Ternana al Benelli che valse la promozione in C1), e sfiorando nella terza stagione i playoff e la possibile promozione in B. Nelle file biancorosse giocavano giocatori del calibro di Marco Nappi, Andrea Tentoni, Renato Olive e Luca Pazzaglia e Chiaiese che aveva fatto parte del Napoli di Maradona, che fecero sognare i tifosi pesaresi. Il presidente di quegli anni fu Ermanno Ferri, che lasciato però solo dalle forze imprenditoriali pesaresi non poté dare continuità ad un progetto vincente. In seguito l’interesse scema, il gioco latita e la società si accontenta spesso di campionati anonimi oscillando tra C1 e C2. Nuovo entusiasmo lo porta l’indimenticato allenatore Guido Attardi che nel ’91-92 centra la promozione in C1 ma viene poi esonerato l’anno successivo a campionato in corso.

Nel 1993 arriva il primo fallimento: nonostante la salvezza raggiunta in C1, la dirigenza pesarese capeggiata da imprenditori di spessore come Berloni e Scavolini, decise di cedere la società a Fulvio Diamantini, imprenditore forestiero, e la società venne esclusa dal campionato per inadempienze economiche e dovette ripartire dalla serie D. Da quelle macerie rinacque la Vis Pesaro 1898 S.r.l. che nella stagione ’93-’94 tornò in C in maniera rocambolesca. Al Benelli di Pesaro arrivò la Fermana capolista per uno spareggio-promozione segnato da un giallo finale. Al 95′ sullo 0-0 avvenne il fatto, quando Montingelli attaccante della Vis, con un colpo di mano alla Maradona non visto dall’arbitro Zaltron di Bassano del Grappa, consegnò il primato alla squadra pesarese. Dopo alcune stagioni in C2 si presenta come presidente Rosettano Navarra, imprenditore ciociaro del settore ecologico, che non riuscì a conquistare la C1 nonostante un buon organico sotto la guida di Giovanni Pagliari. Nel 98-99 la Vis arrivò ai playoff ma venne eliminata dalla Triestina. Lo stesso Navarra, stanco del giocattolo, decise di vendere tutto. Prese le redini della società il grande Imprendtore locale edile Mario Giorgi che sotto il suo controllo ridiede forza e luce alla Vis Pesaro riportandola in serie C1 facendo un ottimo campionato e disputando una finale paurosa ad Arezzo contro il Rimini dove la partita termino’: Rimini 0 – 1 Vis Pesaro 11 giugno 2000 seguita da circa 4000 ultras pesaresi. Con la scomparsa del Comm.Giorgi la Vis passo nelle mani del Presidente Bruscoli la quale in C1 si salvò sempre per il rotto della cuffia, anche nella stagione ’03-04 dove però dovette affrontare i playout contro il Paternò, vinti con non poca fatica per 2-1 al Benelli, dopo lo 0-0 in terra siciliana. La stagione seguente fu disastrosa, con scioperi per mancati pagamenti e scarsi risultati sportivi, portarono alla retrocessione diretta in C2 dei biancorossi. In questi anni in C1 si susseguirono diversi allenatori: Sala, Dal Fiume, Fabbri, la coppia Nemo-Mazzoli e per ultimi Lorenzini e Piccioni. La Vis Pesaro 1898 passò dalla presidenza Bruscoli a quella del binomio Viviani-Piccioni (allenatore) ma nell’estate del 2005 venne esclusa dal campionato per non aver presentato nessuna documentazione relativa ai pagamenti, catapultando nuovamente la società nel dilettantismo. Nonostante ciò Viviani e Piccioni rimasero al loro posto continuando ad accumulare debiti. Nel 2005/06 i biancorossi debbono quindi disputare la stagione nel purgatorio della Promozione marchigiana (girone A), palcoscenico inusuale per una compagine che ha militato per decenni fra i professionisti. Nell’annata più buia che il calcio pesarese abbia mai conosciuto, dove l’amministrazione comunale negò persino il campo di gioco alla società per i mancati pagamenti, la Vis Pesaro 1898 andò ai play-out contro l’Ostra e retrocedette dopo aver perso per ben 4-1 in casa e poi vinto inutilmente 1-0 in terra anconetana. Il fallimento non arrivava ad il sindaco ventilava l’ipotesi di costruire una seconda squadra cittadina. A salvare i pesaresi dalla Prima Categoria è proprio il fallimento della Vis Pesaro 1898 decretato il 24 luglio 2006 dopo una serie di perquisizioni e di sequestri di documentazione che portarono alla bancarotta fraudolenta (1,5 milioni con l’Erario, 3,7 milioni il totale). Ci furono estenuanti trattative per una fusione tra le macerie della Vis Pesaro (il sindaco riuscì a trattenere il settore giovanile vissino iscrivendolo ad un campionato juniores sotto il nome di F.C. Pesaro) e il Villa 95 oppure con il Real Montecchio, ma queste ipotesi non andarono a buon fine. e Venne fondata una nuova società, attraverso l’acquisizione dei diritti di partecipazione al Campionato di Promozione dalla società dell’Usi Urbinelli (Borgo Santa Maria), che si estingue per lasciare spazio alla nuova società, l’ “Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Vis Pesaro 2006” che ha come presidente Lorenzo Rossi. Nel campionato di Promozione 2006/07, la Nuova Vis Pesaro, dopo un avvio stentato, culminato con l’esonero dell’allenatore Fontana, viene affidata a Severini e si classifica terza alle spalle di Osimana ed Urbania Calcio. Dopo aver vinto anche la prima edizione della Coppa Marche di categoria contro la Cuprense (altra finalista del girone B), la squadra pesarese vinse i play-off nella finale sul neutro di Urbino contro l’Urbania Calcio (3-2), accedendo così al Campionato marchigiano di Eccellenza. Nella stagione ’07-’08 la squadra partiva per fare un campionato di vertice ed invece si è trovata clamorosamente invischiata nei bassi fondi fino a retrocedere in Promozione dopo la sconfitta nei play-out giocato contro la Monturanese. Durante gli 8 mesi della stagione 2007/2008 le acque in casa Vis non sono tranquille, tant’è che si susseguono 3 presidenti: Lorenzo Rossi, Marco Zanotti e Fulvio Urbinelli; sostituiti 4 allenatori: Fulgini, Gianluca De Angelis, Carlo Casadei e, nelle ultime partite, la squadra viene affidata a Maurizio Renzi in carica come allenatore della Juniores vissina; tesserati 49 giocatori; oltre ad alternare cariche e incarichi di passaggio con figure come direttore generale, team manager, amministratore delegato, psicologo…

Nell’estate del 2008, la Vis Pesaro si unisce al Villa Pesaro, squadra del quartiere di Villa Ceccolini che milita in Promozione, dando vita ad una nuova società: l’Asd Futbol Pesaro 1898. Essa ha come obiettivo il rilancio del calcio pesarese, unendo le forze imprenditoriali in un consorzio. Ma la scomparsa del marchio storico, sebbene temporaneo, ha creato molti malumori nei tifosi pesaresi. Il 31 maggio 2009, superando il Montegiorgio per 1-0 (rete del pesarese Thomas Paoli al 2′) nella finale play-off regionale del campionato di Promozione, l’Asd Futbol Pesaro 1898 conquista la promozione al campionato di Eccellenza. Come promesso dalla società a inizio stagione, al primo salto di categoria sarebbe ritornato lo storico nome, promessa mantenuta e, nella stagione 2009/2010, scenderà in campo l’ASD Vis Pesaro 1898.

Bibe et Impera: Sounds good!

•5 giugno 2010 • Lascia un commento

Parte la nuova rassegna musicale al Bibe et Impera.

Domenica 6 giugno alle ore 18.30, il Bibe et Impera di Pesaro inaugura l’estate con la rassegna musicale ‘Un tocco femminile’. Prima ospite la cantante e percussionista Paola Lorenzi che, accompagnata alla chitarra da Pedro Mena Peraza, proporrà una versatile selezione di autori cubani, classici del jazz e brani inediti di composizione del duo. Cantante duttile e versatile d’estrazione jazzistica, Paola vanta un’esperienza che comprende canto classico, contemporaneo, jazz, canzone d’autore sudamericana, tanghi argentini, improvvisazione, sperimentazione, musica pop. In questa rassegna propone, oltre ad autori cubani, classici del jazz e melodie mediterranee, brani inediti di composizione del duo.

Domenica 13 giugno ore 18.30 ospiti Helen Kluge, sassofono e voce e Alessandro Roselli al piano. Helen si diploma in sassofono e inizia la sua attività di concertista in Germania. In Italia si specializza presso il Conservatorio Rossini sotto la guida del maestro Mondelci. Le note suonate questa sera sono quelle di jazz e bossa nova.

Domenica 20 giugno ore 18.30 ospite in incognito. Cantante e attrice di fama internazionale sulla scena fin dai ’60, vera regina del trasformismo.

Domenica 27 giugno ore 18.30 acustico Cywka Minimal, Tiziana Stefanelli voce e Riccardo Paci chitarra. Un approccio sofisticato alla musica anni ’70 e 2000, il panorama degli anni ’80 d’elite e un salto fra melodie non troppo scontate di Francia, Spagna, Brasile, Grecia e mondo arabo. In un contesto musicale minimalista.

Domenica 4 luglio ore 18.30 Michela di Ciocco, voce e chitarra e Marco Pacassoni vibrafono e percussioni. Musicista e cantante autodidatta, Michela compone sin da ragazzina. Cresciuta con le tonalità del rock e del blues, attraversa esperienze molto diverse per formazione e genere, dal reggae al grunge, passando per il pop e il cantautorato. Ora finalmente si dedica alla sua musica.

Questo il programma per le prossime domeniche, non mancate all’appuntamento con l’aperitivo del Bibe et Impera!

Al Centro Arti Visive Pescheria: Aperitivo Illustrato!

•4 giugno 2010 • Lascia un commento

Parte oggi Venerdì 4 Giugno, la rassegna artistica de “L’Aperitivo Illustrato”. La costante è il percorso. Dal Rinascimento all’arte contemporanea è il tema della seconda edizione del Premio d’Arte internazionale Aperitivo Illustrato 2010, promosso e organizzato dall’associazione ‘Hansel & Greta’, dall’Aperitivo illustrato magazine e da Gretassociati srl, in partnership con il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, con la collaborazione dell’associazione culturale ArteM ed il patrocinio del Comune di Pesaro, della Provincia di Pesaro e Urbino e della Regione Marche. Il bando è rivolto ad artisti di qualunque nazionalità, che potranno inviare una o più opere inedite realizzate con qualsiasi tecnica grafica o pittorica (olio, acrilico, inchiostro, vinile, acquerello, grafite, matita, vernici industriali, pittura digitale ecc.) su qualsiasi supporto (tela, carta, legno, plastica, ferro ecc.), fotografia analitica o digitale in bianco e nero o a colori, tecniche multimediali (parzialmente e/o interamente realizzate al computer), visual art e composizioni fotografiche di qualsiasi tipologia. La Commissione giudicatrice, presieduta da Ludovico Pratesi e composta da esperti e critici italiani e stranieri, selezionerà le opere in via totalmente anonima, scegliendo tra le trenta finaliste il vincitore assoluto, il secondo ed il terzo classificato. Le trenta opere finaliste parteciperanno ad una collettiva dal 30 ottobre al 17 novembre nell’ex Chiesa della Maddalena di Pesaro e verranno pubblicate in un catalogo d’arte. Per il vincitore assoluto è prevista una mostra personale di sette giorni al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro nel corso del 2011. La premiazione è prevista per il 30 ottobre: nel corso della cerimonia l’opera vincitrice verrà donata al Centro Arti Visive Pescheria. Il materiale va presentato entro il 16 settembre (la quota di partecipazione è di 35 euro). Il bando e la scheda di adesione sono sul sito http://www.premiodarteaperitivoillustrato.com. Il grande binomio su cui si cerca di riflettere quest’anno è scienza ed arte. Il bando vuole porre l’accento sull’introspezione e sulla ricerca che l’artista compie, che è il principio stesso dell’arte contemporanea. Il Rinascimento vuole ricordare che ordine e metodo possono essere intesi come creatività, se concepiti come strumenti. La premiazione avverrà il 30 Ottobre 2010 al Centro Arti Visive Pescheria.